Come risparmiare energia elettrica in piscina

Una piscina presenta diversi costi non soltanto in fase di progettazione, ma soprattutto in fase di gestione. Tuttavia, diversamente da quanto si crede, ridurre gli sprechi e risparmiare le risorse è possibile, adottando una serie di misure di risparmio energetico. Sicuramente è importante che, in fase di progettazione, vengano valutati tutti i parametri relativi all’efficienza gestionale, alla sostenibilità e alla tutela dell’ambiente. Una volta che la piscina è già costruita, invece, si può investire nell’attrezzatura e nelle opere di manutenzione ordinaria per contenere l’impatto ambientale e risparmiare sui consumi.
Identificare i consumi della piscina
Prima di approfondire i metodi per contenere i consumi di energia elettrica in piscina, occorre individuare in maniera precisa le diverse fonti di consumo. Il carico elettrico si costruisce in relazione a vari sistemi per far circolare l’acqua e filtrarla e, a differenza delle grandi piscine pubbliche, le strutture private non presentano complessi sistemi di regolazione dell’efficienza energetica. Ad ogni modo, capire in che modo una piscina consuma è il primo passo per risparmiare energia. Il serbatoio, ad esempio, può essere progettato come un accumulo termico, dove si trattiene l’energia il più a lungo possibile per contenere la dispersione.
Sfruttare l’energia solare in piscina
Anche se l’energia elettrica è la fonte primaria di energia per la piscina, si può trovare un ottimo alleato anche nell’energia solare, una fonte di energia naturale e rinnovabile. Sono due i modi principali per sfruttare l’energia solare per la tua piscina:
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doccia solare: alimentata dall’energia del sole, ha bisogno di un paio d’ore per raggiungere la temperatura desiderata e poi l’acqua immagazzinata, mediante l’accumulo di energia termica, resterà calda per tutto il giorno. Si tratta di una spesa sostenibile dai numerosi vantaggi, in primis la riduzione dei consumi energetici grazie allo svincolamento dell’accessorio dall’impianto elettrico;
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copertura isotermica: per trattenere nella piscina l’energia raccolta dall’acqua nelle ore di esposizione al sole, si può coprire ogni sera la vasca con una copertura isotermica. In questo modo il calore resta intrappolato sotto la copertura e si riduce l’evaporazione dell’acqua, che è una delle principali cause degli sprechi in piscina.
Scegliere l’illuminazione a LED
Anche dal punto di vista dell’illuminazione della piscina si può intervenire per contenere i costi di gestione. I tradizionali fari alogeni possono essere posizionati sul perimetro della piscina e sui gradini immersi in acqua, hanno un costo contenuto ma il difetto di avere una scarsa durata e un elevato consumo energetico. La soluzione a LED, invece, è affidabile ed economica, con una durata nel tempo garantita. Oltre a ridurre i costi in bolletta, è possibile variare notevolmente i tipi di illuminazione, scegliendo fra luci neutre o colorate, statiche o dinamiche, tendenzialmente regolabili attraverso un semplice telecomando. Altri punti a favore dell’illuminazione a LED sono che questo tipo di fari ha un’ottima resistenza meccanica agli urti e ha una luce più “direzionale” rispetto agli alogeni.
Utilizzare le pompe di calore a risparmio energetico
Uno degli elementi che maggiormente incidono sui consumi energetici è il riscaldamento dell’acqua. Fra le soluzioni per risparmiare in questo settore, una delle più indicate è la pompa di calore. Il dispositivo trasferisce l’energia presente in atmosfera nell’acqua, utilizzando l’aria esterna riscaldata dal sole. Il processo avviene in due fasi: prima la temperatura dell’acqua prelevata dall’acquedotto viene portata al livello desiderato, poi inizia la fase di mantenimento in cui occorre fornire un apporto termico equivalente alla quantità di dispersione nel serbatoio. Il meccanismo prevede la circolazione dell’acqua attraverso un sistema di filtrazione per poi fare il suo ingresso nella pompa di calore, dove l’aria esterna viene aspirata da un ventilatore e convogliata in un evaporatore; qui il calore presente nell’aria esterna viene assorbito e trasmesso all’acqua della piscina mediante uno scambiatore, mentre l’aria raffreddata viene restituita all’esterno. A livello di consumi elettrici, l’unica energia necessaria per una pompa di calore è quella assorbita dal compressore e dal ventilatore.
Migliorare l’efficienza energetica dei sistemi di circolazione e filtraggio
Esistono varie soluzioni tecnologicamente avanzate per ridurre i consumi energetici mantenendo la vasca in ottime condizioni. Le pompe per l’acqua ad alta efficienza energetica garantiscono una circolazione dell’acqua ottimale con un consumo energetico minimo, grazie all’impiego di tecnologie avanzate per massimizzare le performance e ridurre gli sprechi di energia. Anche i sistemi di filtrazione rivestono un ruolo fondamentale nella conservazione dell’energia; infatti, i filtri altamente efficienti agevolano il lavoro della pompa perché catturano dall’acqua particelle con una minore resistenza al flusso.
Isolare la vasca
Un buon isolamento mantiene costante la temperatura dell’acqua in piscina, impedendo al calore di disperdersi nell’ambiente, il che evita l’eccessiva frequenza di utilizzo dei sistemi di riscaldamento. Per un isolamento efficace, si installano materiali isolanti intorno e sotto la piscina per trattenere il calore prodotto dall’impianto di riscaldamento. In questo modo, si mantiene l’acqua a una temperatura costante anche quando la piscina non è in funzione. Un’altra misura per preservare il calore consiste nel sigillare tutti gli spazi nella vasca che potrebbero consentire l’ingresso di aria fredda.